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Fino all'avvento dell'informatica di massa, la crittografia era 
un'esigenza di nicchia, utile a governi, eserciti e grandi aziende, 
ma non alla portata della gente comune, le cui esigenze di 
comunicazione riservata erano generalmente soddisfatte da una 
semplice busta chiusa.
Non tutti sanno che nelle comunicazioni digitali non si ha questa 
possibilità: la maggior parte dei messaggi trasmessi via internet 
viaggia in un formato leggibile da chiunque e ad esempio chi gestisce 
le infrastrutture è tecnicamente in grado di sbirciare i messaggi 
senza che nessuno se ne accorga, come un postino poteva leggere 
quanto scritto su una cartolina postale.
D'altro canto, gli stessi strumenti informatici che consentono 
la trasmissione dei messaggi permettono anche di applicare in 
tempo reale tecniche di crittografia forte che pochi decenni 
fa richiedevano apparati costosi e specializzati.

La maggior parte di noi fa già uso di crittografia forte, 
magari senza saperlo: serve a proteggere le comunicazioni 
nel protocollo https usato per i siti web sicuri di banche, 
commercio elettronico e tanto altro.
Usando programmi non molto più complicati da usare dei browser 
è possibile dare la stessa riservatezza ad altri tipi di comunicazioni 
online come email ed instant messaging, senza doversi accontentare 
di raccontare i propri fatti sull'equivalente di una cartolina.

Questa guida è un'introduzione sufficiente per 
difendersi ad esempio da vicini smanettoni o sysadmin curiosi; 
nel caso ci si debba proteggere da governi, grosse associazioni 
criminali o addiritura dal Complotto Globale sarà ovviamente 
il caso di approfondire altrove gli argomenti trattati.
Molti degli strumenti da usare saranno gli stessi, ma in quel 
caso si dovrà essere molto più rigorosi nel loro uso, e sarà 
utile una maggiore consapevolezza sulle problematiche correlate.