============= Formattazione ============= Formattazione inline ==================== reStructuredText formalizza alcune convenzioni tradizionali per indicare quando un testo deve essere *enfatizzato* o, in caso di necessità **estremamente enfatizzato**, racchiudendolo tra asterischi adiacenti al testo da enfatizzare. In generale reST riesce a capire quando un asterisco non è parte dell'enfasi, ad esempio scrivendo 2*2, ma se necessario è possibile inserire un asterisco preceduto da un *backslash* anche all'inizio o alla fine di una parol\*. Un'ulteriore convenzione viene usata per racchiudere testo da mantenere inalterato, usata ad esempio per nomi di programma come ``adventure(6)``, comandi ``rm -rf /``, brevi spezzoni di codice ``print "Hello World!"``. Tale testo può includere caratteri significativi per reStructuredText, che non verranno interpretati; ad esempio ``*questo testo non è enfatizzato*``. Formattazione dei blocchi ========================= Si può indicare che un paragrafo non è normale testo, ma ha un significato particolare che richiede diverso trattamento. Blocco letterale ---------------- Un testo che deve mantenere la formattazione, riportando letteralmente tutti i caratteri in esso contenuti, compresi spazi e ritorni a capo, si indica così:: def greet(): print "Hello World!" Ovvero con un paragrafo indentato preceduto da una coppia di due punti alla fine del paragrafo precedente. I due punti possono anche costituire da soli un paragrafo. :: anche questo è un blocco letterale e può contenere persino dei *caratteri significativi* per reST, che non vengono interpretati. Paragrafi con ritorni a capo ---------------------------- | Se le righe di un paragrafo | iniziano con una barra verticale | anche detta *pipe* | la formattazione viene interpretata | ma i ritorni a capo vengono conservati | e persino l'indentazione. | Questo è utile per scrivere poesie. | Se però si vuole una riga più lunga basta iniziarla con uno spazio, al posto della barra verticale.